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Gli appartamenti di Papa Giulio II

Posted on Gen 24, 2015 by in École d'Arts | 0 comments

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Fin dalla preistoria l’uomo ha sentito la necessità di decorare le proprie abitazioni basti pensare ai graffiti delle caverne o ancora alle ville pompeiane. Capi di stato e personaggi illustri hanno commissionati lavori spettacolari ai più grandi artisti delle varie epoche, per rendere le loro abitazioni uniche. In questo articolo scopriamo le meraviglie dell’appartamento di Papa Giulio II.

Il Cardinale Giuliano della Rovere, salito al soglio pontificio nel 1503, decise di non voler utilizzare gli appartamenti del suo predecessore Rodrigo Borgia, ma di occupare un’altra area del palazzo vaticano e di creare un appartamento di straordinaria bellezza, ricco di arte e suggestione.

L’appartamento attualmente fa parte del percorso di visita dei Musei Vaticani e comprende diverse stanze:

Stanze e loggia di Raffaello, ovvero la parte di rappresentanza dove c’erano la biblioteca e lo studio del papa;

Sala degli Svizzeri dove c’era il corpo di guardia;

Sala dei Chiaroscuri o dei Palafrenieri, dove avvenivano le riunioni con i cardinali;

La cappella Niccolina dove c’era l’oratorio privato del papa e la sua camera da letto.

Le camere più caratteristiche sono le prime, ovvero le stanze di Raffaello affrescate tra il 1508 e il 1524 e segnarono l’inizio della fortuna romana dell’artista.

Le sale sono quattro in tutto:

Sala di Costantino destinata a ricevimenti e cerimonie ufficiali, dove si può ammirare la “battaglia di ponte Milvio”

Stanza d’Eliodoro anticamera privata dell’appartamento, così denominata per l’affresco “cacciata di Eliodoro dal tempio” di straordinaria bellezza è anche “La liberazione di San Pietro”

Stanza dell’incendio di Borgo che era la sala da pranzo. Anche in questo caso il nome deriva da un affresco “Incendio di Borgo”

Stanza della Segnatura sicuramente la più famosa dell’intero appartamento, fu adibita da Giulio II a biblioteca e studio privato, l’iconografia degli affreschi fu certamente stabilita da un teologo e si propone di rappresentare le tre massime categorie dello spirito umano: il Vero, il Bene e il Bello. Il vero soprannaturale è illustrato nella Disputa del SS Sacramento, mentre il vero razionale nella Scuola di Atene; L’opera raffigura i maggiori filosofi e menti illuminate dell’antichità rappresentati però con i volti degli artisti dell’epoca Platone è Leonardo da Vinci, Aristotele Bastiano San Gallo, Eraclito Michelangelo, Euclide Bramante mentre Apelle è lo stesso Raffaello. il bene è illustrato nelle raffigurazioni delle Virtù Cardinali e Teologali e della Legge, mentre il bello nel Parnaso con Apollo e le Muse.

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