Storia della Cucina
La storia della cucina e della società si sono evolute parallelamente. Fin da quando, l’homo erectus divenne carnivoro, l’uomo si è sempre posto il problema di creare uno spazio adibito alla cottura dei cibi. Nel Neolitico la cucina consisteva in un buco nel pavimento al centro dell’alloggio, in quel periodo nascono i primi utensili da cucina quali sacche in pelle per contenere l’acqua , ciotole fatte di terra e canne per cuocere il pesce.
In epoca romana la cucina era chiamata Culina, ed era piuttosto piccola e angusta, posizionata in zone periferiche della casa e nei suoi pressi si trovava un locale adibito alla conservazione degli alimenti, ad esempio nella “Casa di Pansa” a Pompei la cucina è posizionata vicino la stalla ben lontana dagli ambienti centrali dell’abitazione.La cottura dei cibi avveniva a fuoco vivo su un banco in mattoni, con una parte cava sottostante in cui conservare la legna, vennero introdotte sulle tavole bottiglie in vetro, brocche in legno e ceramiche decorate.
Nel periodo medievale, nelle abitazioni delle classi più povere, la cucina diventa il fulcro della casa, questo per motivi puramente pratici, in quanto il focolare veniva utilizzato anche per riscaldare le abitazioni. Nei secoli successivi, anche se vide aumentare le sue dimensioni, rimase prevalentemente un ambiente separato dal resto dell’abitazione a causa dei disagi provocati dal fumo e dai cattivi odori; gli alimenti venivano cotti in grossi camini a volte con l’ausilio di treppiedi per evitare il contatto diretto col fuoco, il pentolame utilizzato era in ottone , ferro o rame.Dal XIII secolo si introducono stufe e tavoli, e nelle famiglie più ricche forni e fornelli.
Dal 1750 appaiono le prime cucine di metallo, lavandini e un deposito per l’acqua calda, nasce lo stile rustico in Europa mentre in America abbiamo lo stile coloniale.Nel secolo successivo appaiono le prime cucine a gas che vanno a sostituire quelle a carbone, l’arrivo del gas significò l’inizio della meccanizzazione della casa, anche se i vantaggi di questo tipo di cucina non furono popolari nell’immediato, infatti dopo oltre cinquant’anni erano ancora in commercio cucine miste gas-carbone.
Nel XIX secolo la nuova struttura sociale fa si che la cucina non sia più il luogo di lavoro di servitù, ma bensì il “regno della massaia”, la cucina divenne oggetto di riflessione da parte di sociologi e educatori,come l’americana Catherine Becher che si dedicò ad un progetto di una cucina razionale nel 1869, la Becher sosteneva che l’economia domestica fosse una parte dei movimenti femministi. Dagli anni ’50 in poi, la crescita dell’importanza della cucina nelle abitazioni è stata esponenziale, la diffusione del frigorifero ha fatto si che la cucina inglobasse la funzione di conservazione dei cibi e inoltre l’aumento del mercato immobiliare ha dato maggior spunto alla necessità di incorporare alla cucina altre attività come: consumare i cibi, ricevere gli ospiti, lavorare, studiare e rilassarsi.